Miss Italia
Lo scorso anno Fausto Delle Chiaie ha esposto una collezione dal titolo “Miss Italia”. E’ stata la seconda volta che l’autore ha proposto il suo personalissimo concorso di bellezza. Su delle tavole di legno di varie misure, per lo più strette e lunghe, ha riprodotto delle figure di donna con il suo caratteristico tratto stilistico. Come lui sostiene c’erano “quelle belle e quelle brutte”. Si trattava di silhouette femminili, generalmente allungate, dove l’impronta di FDC è evidente in diversi particolari anatomici delle donne. A corredo delle “partecipanti” c’erano ovviamente anche i giurati che “guardano e pre-giudicano”. Su quest’ultima interpretazione l’autore è sempre stato molto vago sul significato, lasciando sempre allo spettatore l’onere di assegnare un senso personale sulla “giuria” e sulla sua funzione. Della prima serie dovrebbero farne parte 9 o 10 pezzi, due dei quali finiti ad un collezionista francese, gli altri dovrebbero trovarsi in collezioni private qui in Italia. Gli ultimi 5 o 6 rimasti in esposizione della prima collezione li ha fortemente voluti un passante al quale l’autore si è sentito in dovere di consegnare anche la Giuria. Della seconda serie invece dovrebbero farne parte altri 10 o 11 dei quali certamente due sono andati ad un esperto d’arte mentre altri due sono stati un piacevole regalo per una coppia di sposi. Nella seconda riproposizione di Miss Italia, quella dello scorso anno, Fausto aggiunse anche un’altra “figura”: il guardone (o voyeur). Spesso amava metterlo nel marciapiede opposto rispetto al defilé, quello della “galleria principale” del suo “Museo all’Aria Aperta” (dal lato del Mausoleo di Augusto) cosicché fungesse da invito ad osservare la sfilata di “bellezze” dalla parte opposta (sotto l’Ara Pacis).
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